La 18 settimana di gravidanza corrisponde al quinto mese. Ecco come cresce il bambino durante questo periodo, quando aumenta di dimensioni.
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Come cresce il bambino durante la 18 settimana di gravidanza? Innanzitutto, occorre fare alcune premesse. La diciottesima settimana corrisponde al quinto mese della gestazione, dunque quasi alla metà dell’intera gravidanza, normalmente corrispondente a un totale di quaranta settimane. I cambiamenti che avvengono nel feto possono riflettersi nella puerpera sotto forma di fastidi. Questi consistono soprattutto in disturbi dello stomaco, disidratazione della pelle, insonnia, leggere contrazioni dell’utero dovute ai movimenti del nascituro.
Durante la 18 settimana di gravidanza, il feto procede nel suo sviluppo a una velocità molto sostenuta. Esso coinvolge principalmente i nervi, le ossa e i muscoli. La sua lunghezza corrisponde a circa tredici centimetri, per centoquaranta grammi di peso. In questo periodo, il nascituro si muove spesso nel liquido amniotico in cui è immerso. Per tale ragione, la futura mamma inizia a sentire tutti i suoi movimenti. Se vi trovate in tale fase e ancora non li avete avvertiti, sappiate che accadrà presto.
Le unghie del feto sono a questo punto completamente sviluppate. La pelle inizia inoltre a cambiare: diventa più spessa e si forma l’impronta digitale che resterà per tutta la vita. In questi giorni, inoltre, si affina il senso del gusto. Le papille gustative che si sviluppano permettono al nascituro di iniziare a distinguere tra i sapori salato, amaro, dolce e acido. Per quanto riguarda invece la puerpera, risulta ancora in forma. Tuttavia, l’utero in espansione potrebbe provocare un insolito fiato corto in seguito ad attività banali, come una camminata: si tratta di una reazione perfettamente comune e niente affatto allarmante.
In questo periodo è possibile che inizino a comparire alcune smagliature. Esse non si manifestano in tutte le donne: i fattori di rischio principali sono la genetica e la pelle chiara. Se volete prevenire o rimuovere queste striature dalla pelle, passate su tutto il corpo dell’olio di mandorla oppure creme apposite contro le smagliature in gravidanza. Prestate particolare attenzione a pancia, fianchi e seno.
A partire dalla 18 settimana di gravidanza, e sino alla 20, è possibile sottoporsi alla cordocentesi. Si tratta di un esame che consiste nel prelievo di un campione di sangue del nascituro. Esso viene normalmente impiegato in seguito ad altri esami. In particolare, serve a diagnosticare infezioni fetali e verificare anomalie cromosomiche riscontrate durante l’amniocentesi oppure verificare una malformazione fetale già evidenziata tramite l’ecografia e a gravidanza inoltrata.
La cordocentesi è una procedura diagnostica invasiva. Il sangue fetale viene prelevato tramite una puntura sul cordone ombelicale per una quantità tra uno e tre millilitri. L’esame inizia sempre con un’ecografia utile, tra le altre cose, a individuare la via d’accesso migliore al cordone ombelicale. Questa varia normalmente in funzione dell’inserzione della placenta. La puntura viene effettuata preferibilmente sulla vena ombelicale e l’intero prelievo deve avvenire sotto stretto controllo ecografico.
Ma, in termini di organi del corpo, come cresce il bambino in questo stessi periodo? A svilupparsi è innanzitutto l’apparato digestivo. Infatti, l’intestino crasso si sposta verso la parete posteriore dell’addome e cominciano a formarsi, allo stesso tempo, le ghiandole digestive. Inoltre, nel feto di sesso femminile, nel corso della 18 settimana di gravidanza utero e tube di Falloppio si sistemano nella loro posizione finale.
La 18 settimana di gravidanza si rivela cruciale anche per lo sviluppo del sistema nervoso fetale. I nervi, ancora minuscoli, sono ricoperti dalla guaina mielinica, uno strato protettivo che aiuta gli impulsi a viaggiare da un neurone all’altro con maggiore velocità. La guaina mielinica continua a svilupparsi nel feto per tutta la durata della gravidanza e nel bambino sino a un anno di età. Inoltre, i nervi cominciano a formare connessioni complesse. Il cervello, infine, si specializza ulteriormente nell’inviare segnali ai cinque sensi: tatto, udito, gusti, vista e olfatto.
Non esistono ecografie da effettuare obbligatoriamente durante la 18 settimana di gravidanza. Quella riservata al secondo trimestre, infatti, avviene normalmente in corrispondenza della ventesima. Tuttavia, un’ecografia potrebbe rendersi necessaria per altri motivi, ad esempio la necessità di una procedura diagnostica invasiva. Ricordiamo che l’ecografia in gravidanza non fa male e che, al contrario, consiste in un esame indolore che consente al medico di effettuare indagini prenatali accurate.
Se, nel corso della 18 settimana di gravidanza, effettuate un’ecografia, dovrebbe essere già possibile determinare il sesso del vostro futuro figlio, a meno che questo non tenga le gambe chiuse. Infatti, vagina e tube di Falloppio sono già formate nella femmina e anche i genitali maschili dovrebbero risultare visibili.